Intraprendenza, voglia di fare e fantasia: sono gli ingredienti che ha messo in campo Paolo Vannini per inventarsi il suo nuovo lavoro. Il progetto di chiama Cobim ed è un servizio di consegne in bicicletta, con l’aggiunta di lavori di piccola manutenzione.
Paolo è un rider, uno di quei lavoratori della cosiddetta “gig economy”, oggi tanto di moda nei discorsi dei politici, che si occupano delle consegne a domicilio. La particolarità è che per qualsiasi spostamento Paolo usa la bicicletta.
Le due ruote, prima che uno strumento di lavoro, è una scelta di vita: “La mia scelta è stata quella di farne a meno dell’auto, ci si guadagna in salute, in risorse economiche (provate solo a fare un calcolo di quello che costa mantenere un’auto per un anno), meno stress e un rapporto con il territorio e le persone migliore. Quando mi muovo la gente mi ferma, fa la foto con me, c’è grande interesse per quello che faccio. La bici è un mezzo ecologico, fa bene alla città, mi auguro che nascano altre esperienze simili alla mia, anche se poi avrò più concorrenza. Bisogna superare l’idea che senza un mezzo monitorizzato non si possa fare nulla, avere l’auto è quasi un status simbolo, se non ce l’hai sembri uno ‘sfigato’, io credo si possa anche vivere senza”.
In effetti il lavoro di Paolo oggi rappresenta un caso quasi unico in Italia. “Ci sono molte esperienze di consegne a domicilio, in Italia il corriere in bicicletta esiste dal 2008, ma di consegne più interventi di piccola manutenzione credo di essere un caso quasi unico, a mia conoscenza c’è un’esperienza simile ad Alessandria”.
Cerchiamo allora di capire come è nata questa idea: “Per diversi anni ho lavorato nel settore manutenzione di ascensori, nel tempo avevo cercato di trovare un qualcosa di più stabile, fatto sta che a fine 2017 mi sono ritrovato senza lavoro. Un po’ per il periodo dell’anno, un po’ per la crisi economica, non riuscivo a trovare un impiego, allora ho avuto l’idea di trasformare il mio mezzo di spostamento, la bicicletta, in uno strumento di lavoro. Così è nato Cobim (Corriere bici Imola). Ho richiesto l’apposita autorizzazione al ministero dello Sviluppo economico e ora sono in regola al 100%, inquadrato come corriere”.
Un’idea che può tornare utile a tutti noi: “In effetti io faccio ciò che ciascuno per ragioni di tempo, di voglia, di capacità non riesce a fare. In pratica ritiro e consegno documenti, prodotti alimentari, la spesa quotidiana, referti medici, farmaci, inviti, cancelleria, stampe, abiti, ricambi, fiori e piante, pacchetti e colli ingombranti fino a 80 kg di peso. Un servizio locale che può essere vantaggioso per aziende, negozi, studi professionali, istituzioni, uffici, professionisti e semplici privati. Mi sposto in un raggio di 10 km dal centro storico di Imola, quindi sono in gradi di coprire anche molte frazioni”.
La fatica? “ Per il lavoro uso una bici a pedalata assistita, è chiaro che la gamba serve, ma un 50% di fatica te la risparmi, devi anche curare bene l’alimentazione e il bere. Il maltempo non è un problema, a meno che non ci siano nevicate abbondanti. Per il resto basta avere le attrezzature giuste, sia per proteggere se stessi che la merce”.
La novità vera e propria sta nell’accostamento alle consegne della piccola manutenzione: “Cercavo anche un lavoro che permettesse di valorizzare i rapporti umani, pensando allora che comunque mi dovevo muovere e grazie ad una buona manualità acquisita in questi anni, ho aggiunto interventi di piccole manutenzioni e riparazioni, arrivando direttamente a casa del cliente o presso la sua attività con la mia officina a pedali. Praticamente sono in grado di fare lavori elettrici, di telefonia, idraulici, informatici, falegnameria, fabbro, elettrodomestici, giardinaggio, verniciatura. Voglio però essere chiaro, parlo di piccola manutenzione, non voglio vendere ciò che non sono in grado di fare. Chiedo al cliente di spiegarmi il suo bisogno e se non posso essergli di aiuto glielo dico prima. Però se si è rotto la cordella della tapparella, se c’è da cambiare un rubinetto, se qualcosa non va nell’impianto elettrico, ecco allora che il mio intervento può risolvere il problema. E il costo del servizio non è mai esagerato, anche perché non avendo da gestire una sede non ho costi fissi esagerati e quindi posso permettermi un buon rapporto qualità – prezzo”.
Pochi mesi di vita, ma già diversi impegni: “Senza avere ancora fatto gran che dal punto di vista promozionale, sto ricevendo diverse chiamate da privati, sia per le consegne, che per la manutenzione. In questi giorni sono iniziati due rapporti importanti. Uno ‘La mensa a casa sua’ con la mensa di Santa Caterina per la consegna a domicilio dei pasti, un servizio rivolto a quegli anziani che hanno difficoltà di spostamento, ma non solo, chiunque può utilizzare questo servizio comodo e puntuale. Il secondo con la bottega ‘La melagrana’ per la consegna a domicilio di cassette di frutta e verdura, una bella esperienza anche per i criteri condivisi di filiera corta, eticità, rispetto dell’ambiente. Sto poi mettendo a punto altre collaborazioni con alcune aziende che vendono pezzi ricambi e con alcuni commercianti (calzolaio, riparazione cellulari). Per migliorare il servizio, sto lavorando con un’azienda per creare un’app che permetta di monitorare la mia posizione in ogni angolo della città, questo potrebbe anche favorire la nascita di interventi di assistenza veloce, ad esempio per la riparazione di biciclette per una foratura o altri piccoli problemi sorti al momento”.
Un passo dopo l’altro e Paolo sta già pensando allo sviluppo della sua attività: “Il centro storico di Imola è un supermercato all’aperto, mi piacerebbe con il mio lavoro valorizzare questo aspetto che la nascita di tanti centri commerciali ha offuscato. Bisognerebbe favorire quelle persone a cui piacerebbe fare la spesa in centro, anche solo pensando di fargli trovare nei parcheggi dei carrelli tipo quelli dei supermercati. Inventare quei piccoli accorgimenti per ridarci la voglia di tornare ad animare piazze e vie del centro. Mi piacerebbe che i commercianti capissero anche la potenzialità di un servizio come il mio. Oggi uno dei problemi per chi deve fare acquisti è la distanza tra i negozi o il mercato e il parcheggio. Per tanti è scomodo e difficile girare con borse piene di roba. Allora perchè non promuovere il servizio di consegna a domicilio. In pratica tu giri per il centro, fai la tua spesa, poi io come negozio mi avvalgo di un servizio di consegna a domicilio che ti porta a casa ciò che hai comprato. Io sono disponibile a lavorare per una convenzione di questo tipo con tutti i commercianti del centro storico. Ciò significa dare un’opportunità in più a chi vuole fare compere all’aria aperta, ma nello stesso tempo può tornare vantaggioso anche per il negoziante. Molti mi dicono che fanno loro le consegne una volta chiuso il negozio. Dopo 10, 12 ore di lavoro io credo che risparmiare un po’ di tempo per dedicarlo a se stessi e alla famiglia non sarebbe male. Dipende tutto dal valore che ciascuno di noi dà al suo tempo e alla sua qualità della vita”.
E’ chiaro che questo servizio non può essere gratuito: “Il cliente che si avvale del mio servizio paga una certa cifra, nel caso dei privati il ritorno è nel risparmio di tempo e di stress, nel caso di un’attività c’è un ritorno di immagine, in quanto io promuovo quell’azienda, anche con un logo sulla bicicletta, quando faccio le sue consegne. Il vantaggio per chi fa la spesa in centro e sceglie di farsela portare a casa è che a quel punto può lasciare l’auto a casa e muoversi in bicicletta, risparmiando il ticket del parcheggio. Infine sto attrezzandomi per individuare una serie di spazi sul mio mezzo da mettere a disposizione, in questo caso a pagamento, per chi vuole farsi pubblicità in maniera continuativa, così come capita per gli spazi che si vedono nei taxi e negli autobus”.
(Valerio Zanotti)