Imola. Ha fatto davvero un buon lavoro Luana Tampieri, inprenditrice agricola e presidente delle “Donne in campo” imolesi. Da qualche giorno è stata eletta presidente regionale dell’associazione.
Cosa porti nel tuo nuovo ruolo dell’esperienza imolese?
“Sicuramente porto con me l’energia e l’esperienza di fare iniziative e progetti, che hanno sempre come unico obiettivo quello di valorizzare il ruolo fondamentale dell’agricoltura all’interno del nostro territorio. In questi due anni sul territorio imolese sono partite diverse iniziative, l’obiettivo sarà quello di riproporle a livello regionale ampliando chiaramente sia i temi che i soggetti interessati. Sono due anni, che in occasione della ‘Giornata Internazionale della donna’ scendiamo in campo, e lo facciamo attraverso le nostre associate che si mettono in gioco raccontando le loro scelte di vita a chi non è del settore, e a chi chiaramente, non conosce neppure i nostri sacrifici. All’interno di questa iniziativa, come ogni anno, abbiamo sempre uno scopo benefico che accompagna l’iniziativa. Infatti, la raccolta fondi del primo anno, ottenuta dalla vendita delle primule, è stata totalmente devoluta assieme a Cia Ferrara, ai terremotati nostri associati delle Marche. Mentre quest’anno, sempre in occasione della ‘Festa della donna’, abbiamo voluto devolvere il ricavato ottenuto attraverso la vendita di uova pasquali e di primule all’Istituto Ramazzini di Imola, che si occupa della lotta contro i tumori . In quell’occasione, oltre ad aver avuto la gradita presenza di imprenditrici agricole anche al di fuori del territorio imolese, attraverso le loro esperienze, abbiamo voluto riproporre la mostra fotografica ‘Scatti di Campagna’ promossa da Sofia Trentini (ex presidende DIC E.R.). Questa mostra, raccoglie circa un ottantina di foto di imprenditrici agricole dell’Emilia Romagna. Altre iniziative, sia come Donne che come Imprenditrici agricole, sono state fatte, sia all’interno della Fiera agricola del Santerno 2017, dove abbiamo avuto il piacere di ospitare l’assessore dell’agricoltura dell’Emilia Romagna Simona Caselli, e gli assessori comunali Raffini e Marchetti; ma anche all’interno del Baccanale 2017, dove eravamo presenti, e abbiamo portato come tema l’aglio e dove anche in quel frangente abbiamo avuto il piacere di ospitare il Presidente della Cooperativa Voghierese Giorgio Marini ed alcuni dei nostri associati di Imola e Ferrara con i loro prodotti. Nelle varie iniziative i temi che sono stati affrontati sono diversi e molto attuali per le nostre aziende, infatti abbiamo affrontato il problema sullo scarso ricambio generazionale in agricoltura, passando poi al difficile ruolo delle donne all’interno del sistema agricolo, al fatto che i nostri prodotti non vengono riconosciuti economicamente in maniera idonea, per poi finire al problema quotidiano della burocrazia che le nostre aziende agricole ormai uguali a tutti gli effetti alle imprese di altri settori devono affrontare per la loro sopravvivenza. Sostengo che, questo tipo di iniziative vengono messe in atto perché, la nostra associazione è sempre molto attenta e sensibile alle problematiche che la circondano.”
Quali sono i temi di lavoro che intendi mettere sul tavolo?
“L’associazione Donne in Campo nata nel 1999, e facente parte della Confederazione italiana agricoltori, è presente su tutto il territorio italiano attraverso imprenditrici agricole attive, inoltre è riconosciuta presso le Istituzioni nazionali, europee ed internazionali. L’Associazione, ha sempre affrontato temi molto attuali sulla vita delle imprese agricole, inoltre ha sempre avuto l’obietto di evidenziare le tante iniziative messe in campo da parte delle imprenditrici, e questo sarà anche il mio obiettivo. I temi da mettere sul tavolo di lavoro per la vita delle nostre aziende sono tanti, e questo a prescindere che l’azienda venga guida da uomo o da una donna. Questo perché oggi più che mai, ritengo che, il problema di far reddito nel nostro settore lo abbiamo a prescindere che l’azienda sia guidata da una donna o da un uomo. Inoltre, la troppa burocrazia, lo scarso ricambio generazionale, e il difficile ruolo delle donne all’interno del sistema agricolo sono temi che già personalmente sono stati affrontati come ho detto in precedenza, ma che verranno ulteriormente approfonditi nei prossimi quattro anni attraverso sempre più iniziative mirate a sensibilizzare l’opinione pubblica che la collettività. Oggi sostengo che, l’agricoltura non è più solo produrre, ma sta in un contesto più ampio, dove al suo interno troviamo temi come ambiente, salubrità, in cui tutte le forze economiche del nostro territorio cittadini compresi devono essere coinvolti. A mio avviso l’agricoltrice deve essere considerata Tutrice dell’ambiente. “
Quale valore aggiunto sono le donne in campo nel mondo agricolo?
“E’ risaputo che le donne, hanno una visione diversa dagli uomini, dovuta anche grazie ad una sensibilità maggiore rispetto agli uomini, e questa sensibilità la vediamo soprattutto nei modi di affrontare la quotidianità. Questo probabilmente perché , oltre a dover lavorare come gli uomini, le donne devono comunque seguire la casa, i figli, oppure i genitori. Per quanto riguarda l’agricoltura, non è un caso se le maggiori novità si sono avute con l’ingresso della donna stessa in maniera attiva. Ci basti pensare alla nascita degli agriturismi, alle fattorie didattiche, agli agriasilo, alla pet-terapy, alle fattorie sociali, al recupero di antiche varietà, ai mercatini e al km zero attraverso la spesa di campagna. Diciamo che le donne sono più multitasking rispetto agli uomini, infatti si adattano meglio ai cambiamenti che caratterizzano anche il settore agricolo.”