Castel del Rio (BO). E’ venuto a mancare, nei giorni scorsi, Brunello Morara. Brunello è stato più di un punto di riferimento di tanti giovani e non solo di Castel del Rio e qui la memoria torna al 1988 quando lo conobbi. Penso ai tanti che hanno partecipato in costume alle “Feste Rinascimentali di Castel del Rio” provenendo da mezza regione, penso ai tanti che hanno recitato nel “Gruppo Teatrale Alidosiano” e qui ricordo un giovane di Bologna, con la erre difettosa, che riuscì a correggere il difetto e finì professionista in una compagnia diretta da un attore molto famoso.
Brunello ha sempre lavorato, rimettendoci tantissimi soldi di tasca propria, per il suo paese, per dare valore ad un territorio che lui non voleva ai margini. Per una decina di anni gli sono stato molto vicino e abbiamo condiviso tante fatiche.
Vorrei raccontare un particolare, un aneddoto, risalente al 1995, sperando che la memoria non mi inganni. Siamo ai tempi di Magnus e Bonvi a Castel del Rio, Magnus schivo e riservato, Bonvi esuberante all’ennesima potenza. Venni ripreso da Bonvi perché sul “sabato sera” (settimanale locale) avevamo pubblicato un’intervista a Magnus sul lavoro di Tex a Castel del Rio e al Bonvi ancora niente. Cominciammo un’intervista arrivando a quando il Bonvicini, giovane, scappò dal collegio in Svizzera, non l’abbiamo mai terminata.
Un giorno incontro Bonvi a Castel del Rio, è in compagnia di alcune persone, mi chiama e me le presenta: “Domenico, ti presento Nino Castelnuovo, sua moglie e suo figlio”. Cominciammo a parlare e col Bonvi la tappa al bar a bere qualcosa era d’obbligo. Fu così che per questa famiglia, nei due-tre giorni di permanenza a Castel del Rio, divenni un punto di riferimento. Ricordo che il sabato sera, nella sala Coop del Paese si teneva una recita del Gruppo teatrale ed io recitavo. Così mi venne l’idea di invitarli tutti.
Castelnuovo e famiglia erano tra il pubblico, li avevo visti e solo in quel momento lo dissi a Brunello che pensava lo prendessi in giro. Al termine li feci incontrare, restammo a parlare per diversi minuti e pochi giorni dopo Brunello mi confessò che, dopo aver conosciuto Gianni Morandi, Nino Castelnuovo era stato l’incontro più interessante. Debbo confessare che anche io ebbi l’impressione che Nino Castelnuovo fosse una bella persona.
Adesso vi immagino entrambi, scomparsi recentemente un o dopo l’altro, intenti a discutere di come muoversi in una recita, tu Brunello regista e Nino attore. Ciao.
(Domenico Errani)