Prima che si smorzi l’eco delle manifestazioni che hanno celebrato i cento anni dalla fine della Grande guerra, può essere istruttivo gettare uno sguardo al monumento eretto da Imola ai suoi caduti. Non so quanti cittadini o visitatori forestieri vi sostino dinnanzi e leggano i nomi elencati sulle targhe di bronzo che fasciano la base dell’enorme obelisco. Se lo fanno, si chiederanno forse quale criterio regoli la successione dei 527 nomi, essendo subito evidente che l’ordine alfabetico non c’entra.
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